E’ un processo singolare riguardante molteplici fattori. In primo luogo abbiamo dei toni base, così detti chiamati colorazione tubistica corrispondente a x tono, possono variare nella loro gamma variegata da 1 a x in base ai stessi toni base. In secondo luogo la mescolanza fra di loro è subordinata alla congruenza fattibile di un tono rispetto ad un altro. Es. Tutti i toni possono essere incongruenti fra di loro come invece altri congruiscono fattibilmente fra di loro, e una questione probabilitativa che si congiungono toni alquanto insospettabili ma che riescono nell’intento compositivo e soprattutto una questione della ricerca sul colore che usualmente dura tutta la vita.

La strada del Dumo (Prospettiva ottica)
Olio su tela 70×100 2007

La strada del Dumo (Prospettiva ottica)
Olio su tela 70×100 2007
Picasso sovente spiegava: «io non cerco ma trovo» in pratica significa che il cercare risulta futile se non si ha la cognizione di cosa cercare!Anzi è assai probabile che il ritrovamento del colore implica un’assidua ricerca! «Ritorniamo al colore» Abbiamo detto che deve esserci congruenza fattibile fra un tono e l’altro, il problema della ricerca sta nel fatto (non di intuire la fattibilità) ma di trovarlo! Quindi io non soltanto lo cerco ma devo anche trovarlo. Es. Se dovessimo eseguire la nona sonata di Beethoven dovremmo conoscere la musica al suo stesso livello, lo stesso con la pittura; per l’esecuzione di una copia omaggio di Vincent Vangogh è necessaria la conoscenza del tono al suo stesso livello e così via lo stesso con tutti gli altri e reso noto che il parallelismo fra musica e pittura è corrisposto nella misura conoscitiva del colore o degli accordi etc.

La storia antica e perforazione petrolifera nella provincia di Ragusa (prospettiva ottica)
Olio su tela 70×90 (2007)

La storia antica e perforazione petrolifera nella provincia di Ragusa (prospettiva ottica)
Olio su tela 70×90 (2007)
Un compositore completo generalmente conosce tutti gli impasti, di tutta la tavolozza, saranno approssimativamente 180 più o meno, la conoscenza muta da artisti ad artisti, è nota per pittori differenziati nel ciclo della sfera conoscitiva del colore; la cognizione del colore è stipulata su basi esperimentate nel corso degli anni, un pittore non può mai essere improvvisatore del colore in quanto alla tavolozza competente dell’arte! Poichè è sempre basato sulla cognizione tecnica scientifica del colore, qualsiasi azione di mescolanza di colori allo stato puro risulta inadeguato in quanto al fattore compositivo; diretto, che una tavolozza scientifica è il risultato congruo della mescolanza dei relativi toni necessari per la realizzazione di un’opera d’arte.